Fenomeni del baraccone. Il Guarany di Antônio Carlos Gomes fra donne, cavallier, armi ed orrori

Autore: Alberto Rizzuti
Editore: De Sono / Paravia
Anno di pubblicazione: 1997
ISBN: 88-395-9120-6
Pagine: 185
Prezzo di copertina: £ 55.000

L’esame delle fonti manoscritte e a stampa è il punto di partenza per un’indagine che, sgusciando fra arti, miti e bassa gastronomia, getta una luce sghemba su genesi e fortuna del Guarany. Gli studi di Alfred Métraux e Isabelle Combès sul cannibalismo Tupinamba e quelli di William E. Arens e Francesco Remotti sui rapporti insospettabilmente stretti tra amtropofagia e antropologia sono i solventi impiegati per estrarre gli inquietanti sottintesi culturali di un lavoro liquidato spesso come un grosso polpettone.

L’equilibrio del Guarany, il romanzo epicop del grande scrittore brasiliano José Martiniano de Alencar, cedette inesorabilmente il passo a un’opera di concezione eurocentrica e giustificazionaista. La drammaturgia salvifica del Guarany illude lo spettatoreinsegnandogli che nel Bene (i bianchi) si nasconde il Male (il bianco cattivo) così come nel Male (gli indios) si nasconde il Bene (l’indio buono). Lungi dal denotare saggezza, la relativizzazione di Bene e Male rivela una miopia colpevole. Lusso perverso nel secol stolto, la rinuncia al potere critico è oggi spia della sola cosa di cui neppure Musil seppe dar definizione: l’imbecillità.

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